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Io, Joshua Tree, lascio queste carte nelle mani del mio fidato amico (e qui lasciò uno spazio vuo­to), fiducioso che per sua in­terposta persona finiranno nelle mani più attente e comprensive. Scrivo, dun­que, come se nella persona del futuro lettore mi rivol­gessi a un altro amico stretto e fidato, con il quale non ho potuto assaporare i piaceri dell'amicizia solo per una piccola discrepanza di tem­po. Il mio interesse per la magia è nato con la mia coscienza. Un fattore psicologico forte in grado di stimolare tale interesse può essere sta­to, e dev'essere proprio così altrimenti non sarei del tutto umano, la perdita dei miei genitori e della mia famiglia quando, mentre ero ancora un bambino, vennero som­mariamente fucilati e poi bruciati in mia presenza; ma quello non fu né il fattore principale né quello causale. Per la verità, credo di poter affermare con sicurezza che non ho mai studiato la magia per sete di potere o per ven­detta, ma l'ho approfondita per il semplice desiderio di perseguire la verità.

 

A Mnemosyne è sacro questo (dettato): quando sia sul punto di morire. Andrai alle case ben costruite di Ade: v'è sulla destra una fonte accanto ad essa si erge un bianco cipresso; lì discendono le anime dei morti per avere refrigerio. A questa fonte non accostarti neppure ma più avanti troverai la fredda acqua che scorre dal lago di Mnemosyne: vi stanno innanzi custodi ed essi ti chiederanno, in sicuro discernimento, che mai cerchi attraverso la tenebra dell'Ade caliginoso. Dì: “(Son) figlio della Greve ed del Cielo stellato di sete son arso e vengo meno... ma datemi presto da bere la fredda acqua che viene dal Lago di Mnemosyne”. Ed essi son misericordiosi per volere del sovrano degli Inferi e ti daranno da bere (l'acqua) del Lago di Mnemosyne; e tu quando avrai bevuto percorrerai la sacra via su cui anche gli altri mystai e bacchoi procedono gloriosi.

 “Lamine orfiche mnemosynie”

“ LUNA “

E la sfera di luce tremava
Nell’aria stanca
In una insonne notte d’estate
Ombre di LUNA,
lingue del mondo
al cuor silente
lacrima riveste.
ULULA LUNA
Oscurita’ sommerse si dischiudono,
svelando misteri gettati via,
impalliditi e ad ombre piu’ simili.
Silenziose stelle
Dalle arrossate guance
Ed atterrite
Dalla notte incantate,
osservano.
Nel luogo dove tutto e’ lontano
Il cuore e’ perso nel corpo
Mentre nella buia notte
Vola via il vascello dell’anima mia,
ed approda nella luce dolce
e tenebrosa
della LUNA.

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